La pedagoga musical y compositora, Sonia Pico, radicada en Italia nos comparte la invitación a las jornadas en defensa de la escuela en la región de la Emilia Romagna. Sonia ha sido partícipe de la iniciativa internacionalista de la Otra movida, y otras causas referidas también a la suerte de la población inmigrante en Italia. Este próximo 2 de junio, en Ferrara, participará en esta campaña de solidaridad, con la presentación en público del coro que ha dirigido y animado en estos años. Suerte y acompañamiento a esta causa desde Colombia. N d la R.
Il progetto “INSIEME LA SCUOLA NON CROLLA”, realizzato
nei luoghi dell’Emilia Romagna colpiti dal sisma del 20 e 29
Maggio 2012, è stata un’esperienza di grande solidarietà e
umanità che ha visto coinvolti più soggetti e che ha avuto il
proprio motore nei volontari organizzati dal sindacato della
FLC CGIL.
L’esperienza è stata possibile grazie alla solidarietà di tutti i
lavoratori dei comparti della conoscenza: docenti, docenti
di sostegno, di strumento musicale, insegnanti precari di
ogni ordine e grado della scuola italiana, docenti in
pensione, educatori della scuola dell’infanzia e dei nidi
comunali, educatori delle cooperative, collaboratori
scolastici, docenti dell’Università, artisti con esperienze
educative con minori, che sono arrivati nei Comuni colpiti
dal terremoto della provincia di Ferrara (Cento e Mirabello),
della provincia di Modena e di Mantova.
Questi volontari hanno portato il loro grande bagaglio di
esperienza professionale e lavorativa all’interno dei campi
della protezione civile organizzando laboratori ludicoeducativi
e didattici per i bambini e gli adolescenti di quelle
zone.
Il progetto “Insieme la scuola non crolla”, è partito con la
consapevolezza che la scuola pubblica italiana, luogo
principe della costruzione della cittadinanza, dove si
sviluppano le relazioni sociali e si costruiscono
appartenenze e senso della comunità, non potesse mancare
alla sua funzione in un momento così drammatico, in cui un
fenomeno sismico di grandi dimensioni dissesta i territori e
il tessuto produttivo, provoca fratture nelle geografie
mentali ed affettive, scardina i ritmi della quotidianità e
interrompe i calendari della vita sociale.
La Finalità era quella di promuovere il benessere dei minori
delle comunità colpite dal sisma e gli elementi di grande
positività che hanno caratterizzato il progetto sono stati il
lavorare insieme, un atteggiamento diffuso di ascolto delle
esigenze di ogni soggetto, la laboratorialità, la ricchezza di
operare con linguaggi non verbali…e molto altro.
Gli obiettivi miravano ad utilizzare il lavoro cooperativo
come veicolo per la conoscenza e l’accettazione dell’altro e
favorire il superamento della paura attraverso il racconto
delle esperienze.
Un sindacato come la CGIL non poteva restare indifferente
di fronte alle sofferenze e ai disagi provocati dal sisma. E
ha pensato, innanzitutto alle bambine e ai bambini. Nel
lanciare la proposta sapeva di poter contare sulla coscienza
professionale e deontologica della gente di scuola e le
risposte avute hanno superato ogni previsione.
Ciò che colpisce in questo progetto è la sua generatività. A
cominciare dal fatto che per i volontari che hanno potuto
parteciparvi direttamente, si è rivelata un’esperienza in cui
molto hanno dato, ma molto hanno ricevuto, in termini sia
umani che professionali.
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